Questo sabato si è celebrata la divina Liturgia presso la sede episcopale situata nell’antico Lazzaretto di Milano. L’arcivescovo, sua eminenza Avondios, ha concelebrato con un sobor di sacerdoti e diaconi e con la presenza dell’igumeno della comunità monastica di Mortara, il reverendo padre Evloghios (Legnazzi).
I fratelli e le sorelle della comunità monastica e i frequentatori della chiesa hanno poi accolto un nuovo italiano convertito che si è unito alla Santa Fede ortodossa tramite cresima. Il monsignore Avondios ha predicato affrontando la vita della Madre di Dio e ricapitolando il senso ultimo di tutta l’esistenza della Vergine: il servizio al suo Figlio amato. Direttamente le parole del presule: << Maria è innanzi tutto una presenza silenziosa, costante, umile e sincera accanto al suo Figlio Gesù. Il Cristo ha sempre contato sulla Sua purissima Madre come aiuto e soccorso per la sua comunità itinerante, la quale era gestita e controllata non solo dagli Apostoli, ma anche dalla sua Madre. Maria è una presenza fondamentale del collegio apostolico e per questo non possiamo dimenticare che già in vita i poveri e i malati chiedevano di vedere il Maestro conversando con la Madre del Redentore: si palesa già in vita il suo ruolo di intercessore, di avvocata per il mondo intero.
La Madre di Dio rimane per noi una ancora di salvezza, un rifugio sicuro. >> L’arcivescovo ha anche aggiunto interessanti dettagli storici alla predica, illustrando la vita della comunità di discepoli del Signore e dei loro rapporti col potere e la società dell’epoca.
Per le preghiere della tua Santissima Madre , Cristo Dio nostro, salvaci. Amen.
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