FESTA DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO

Ed ecco perche’ offriamo inni e suppliche ai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, principi del Circolo Apostolico, perche’ sono state e sono guide sicure per tutti i cristiani: per gli stessi altri apostoli, per i vescovi, martiri, confessori, vergini, e per tutti i beati di ogni tempo. Come maestri supremi e capi eterni, sono coloro che tracciano le linee per una vita spirituale e per la virtu’, e insegnano come astri luminosi a tenere accesa la parola di vita (cfr. Filippesi 2:15-16). Lo splendore della loro santita’ rifulge oltre gli astri del cielo e brilla come gli Eccelsi, nei quali sempre lodano il nome di Dio e la sua gloria ineffabile. Non solo col loro esempio essi traggono gli uomini fuori dalle tenebre, ma essi stessi li illuminano con la loro luce, frutto della Luce incorruttibile e perfetta, insegnando a tutti come splendere al pari del sole (cfr. Matteo 13:43). Entrambi, con la grazia del Creatore, sono giunti al medesimo grado di perfezione

Con queste parole san Gregorio Palamas (+1359), arcivescovo di Tessalonica, presenta i santi Apostoli Pietro e Paolo nella sua Omelia XXVIII. I santi Pietro e Paolo sono i più conosciuti fra gli Apostoli, le loro immagini sono in tutte le chiese del mondo. Li troviamo citati nel Nuovo Testamento, nelle litanie, nei tropari, nei canti della Chiesa, perché con il loro esempio vivente e con la loro testimonianza hanno reso possibile la nascita della Chiesa. I santi Pietro e Paolo sono due persone di talenti, educazione e stili di vita completamente diversi. Uno fu pescatore ebreo, illetterato e quasi certamente analfabeta [cfr. Matteo 4:18-20] mentre l’altro era un ricco ebreo colto, un fariseo della classe ellenizzata, cittadino romano [Atti 23,6]. Nonostante le loro vite agli opposti, entrambi furono chiamati direttamente dal Signore in modi diversi a servire la causa della Chiesa primitiva. Entrambi erano zeloti amanti di Cristo: san Pietro tuttavia lo aveva tradito apertamente [Luca 22:56-62] mentre san Paolo, all’inizio, odiava e uccideva i cristiani fino alla sua conversione a Damasco [Atti 9:4-5]. Ecco come Cristo cambia la vita di due uomini e li trasforma, li trasfigura nella sua Luce divina e li rende perfetti esecutori della sua parola. Anche noi, chiamati da Cristo a convertirci come Pietro e Paolo, siamo oggi chiamati ad emulare il loro esempio e ad essere capaci di cambiare il nostro cuore e la nostra vita per aderire ai precetti del Signore. 

Oggi la Festa dei santi Pietro e Paolo è stata celebrata da Mons. Avondios e da un sobor di sacerdoti insieme alla comunità monastica e ai fedeli. Durante la predica, l’arcivescovo ha ricordato il ruolo fondamentale dell’Eucarestia nella vita spirituale dei fedeli e ha ricordato gli albori della nascita della Chiesa cristiana per l’opera pastorale degli Apostoli. 

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