La nostra Metropolia di Aquiliea nasce dalla Chiesa Greca Tradizionale come movimento in favore della purezza della Tradizione negli anni ‘20, quando l’ortodossia greca si trovava in crisi per l’introduzione di modernismi nella vita ecclesiale, soprattutto quando, nel 1923, il Patriarca Meletios introdusse il calendario civile, detto gregoriano, nella Chiesa greca, senza consultare il clero e il popolo.
Un milione di fedeli, gran parte del clero e molti monasteri aderirono a questo movimento di resistenza contro ogni forma di modernismi.
Proponiamo di seguito la successione cronologica degli eventi più significativi della nostra storia.
1935 Tre vescovi della Chiesa ufficiale greca aderiscono al movimento, i Metropoliti Germanos di Dimetrias, Crisostomo di Zakintos e Crisostomos di Florina (poi eletto primate della Chiesa nascente)
1937. La Chiesa subisce il primo scisma, ad opera del Metropolita Matteo. Per ben vent’anni la Chiesa viene perseguitata dalle autorità greche, su istigazione della Chiesa di Stato.
1955. Il primate Crisostomos di Florina muore, lasciando una Chiesa forte – anche se provata – con circa 800.000 /1.000.000 di fedeli e centinaia di sacerdoti. L’assenza di un episcopato spinge i rappresentanti del clero a rivolgersi ad altre Chiese ortodosse per chiedere la necessaria consacrazione di vescovi, indispensabili per la vita e il futuro della Chiesa.
1960. L’Arcivescovo russo ortodosso di Chicago, Vladyka Serafim Ivanov, insieme all’Arcivescovo romeno Teofil Ionescu, allora appartenente al Sinodo russo in esilio – ROCOR , oggi riconosciuto come canonico, consacrano vescovo, in conformità al I Canone Apostolico, l’archimandrita greco Akakios il 19 dicembre, festa di san Nicola
1961. L’arcivescovo Leonti Filipovitch del Cile, della Chiesa Russa in Esilio (ROCOR), che era stato archimandrita del famoso monastero ucraino Pociaev, consacrato vescovo di Zitomir nel 1941 nella Chiesa patriarcale, consacra, insieme con il Vescovo Akakios, diversi vescovi greci, fra i quali il Metropolita Avxentios, che nel 1963 diventa terzo primate della Chiesa Greca del Vecchio Calendario. Morirà nel 1994.
Entrambi i vescovi, l’Arcivescovo Leontij Filipovitch e il Primate Sua Beatitudine Avxentios, diventano personaggi di rilevanza storica per la Chiesa greca. La Chiesa Russa in Esilio, tramite le consacrazioni episcopali di suoi vescovi, diventa per la Chiesa paleoimerologhita una seconda madre. Senza di essa la Chiesa greca non avrebbe avuto un avvenire.
1969. La Chiesa Russa in Esilio porta a termine la sua missione relativa alla rinascita della Chiesa greca stabilendo la comunione eucaristica fra la Chiesa Russa in Esilio e la Chiesa Greca Veterocalendarista – la Chiesa greca tradizionale. La Chiesa Russa riconosce poi expressis verbis i sacramenti della sorella Chiesa greca, anche (aspetto da sottolineare) le consacrazioni dei suoi vescovi fatte nel 1960 e nel 1962. La Metropolia di Milano è in possesso di questo documento, autenticato dal segretario del Sinodo Russo, Mons. Ilarion, oggi primate della Chiesa Russa all’estero e in comunione con Mosca.
Si sottolinea come il governo ellenico riconosca i sacramenti della Chiesa greca tradizionale: i suoi sacramenti del battesimo e del matrimonio sono infatti registrati ufficialmente dallo Stato greco.
1978. Il 19 maggio, Sua Beatitudine Avxentios I, primate della Chiesa greca tradizionale, consacra in nome del Santo Sinodo, insieme ai suoi metropoliti Gerondio del Pireo, Callistos di Corinzio ed Antonio dell’Attica il primo vescovo occidentale, Vladyka Gabriele, vescovo del Portogallo e di Spagna che, in seguito, sarà il primo primate della Metropolia del Portogallo, di Spagna e dell’Europa occidentale. Il 1978 è dunque l’anno della fondazione della Metropolia Occidentale.
1984. Si tratta di un anno altrettanto importante per la Chiesa greca: il 17 marzo, Sua Beatitudine Avxentios, a nome del Santo Sinodo, insieme ai Metropoliti Gabriel del Portogallo, Massimo di Kefalonia, Gerasimo di Boitias e Kallinico consacra l’archimandrita Tiago vescovo di Coimbra in Portogallo.
Il Santo Sinodo di Atene della Chiesa greca tradizionalista incarica i vescovi in Portogallo, Gabriele di Lisbona e Tiago di Coimbra, di consacrare vescovo di Milano l’archimandrita Evloghios (9 settembre) e Gregorio vescovo di Torino (22 settembre).
Il 27 settembre, data storica della nostra Metropolia, Sua Beatitudine Avxentios I, a nome del Santo Sinodo, conferisce alla nuova metropolia il Tomos di Autonomia, conferendo ad essa completa autonomia e il diritto di avere un proprio Sinodo.Sua Beatitudine Gabriele I diventa il primo primate della Chiesa metropolitana ortodossa in Occidente.
Anche se, successivamente, nasceranno scismi nella Chiesa greca tradizionale, nessun elemento negativo nella storia può toccare la serietà e l’autenticità della Chiesa madre nella sua linea diretta dei tre primati greci Crisostomos, Akakios e Avxentios. La nostra Metropolia è fiera di discendere dalla Chiesa greca che costituisce il tronco storico, dal quale, purtroppo, altre giurisdizioni si sono successivamente separate.
1989. Il Primate Gabriele, insieme ai suoi due vescovi portoghesi, Tiago di Coimbra e Teodoro di Evora, si congedano dal nostro Santo Sinodo e vengono incardinati nella Chiesa polacca autocefala. La Chiesa polacca, in una lettera all’Arcivescovo Evloghios di Milano, insiste sul fatto che nessuna forma di “riordinazione” (“bez ponownych swiecen biskupich”) è stata praticata.
Sempre nel 1989 Arcivescovo Evloghios di Milano riceve un atto riconoscimento ufficiale di piena comunione con La Chiesa Ortodossa Ucraina in America guidata dal Metropolia Mstyslav I. ( Oggi Chiesa Ortodossa Ucraina riconosciuta ufficialmente dal Patriarcato Ecumenico
1990 SEDE VACANTE
nel 1992 la Chiesa Ortodossa Ucraina Autocefala, unendosi ad una parte della Chiesa Ucraina di Kiev, guidata dal Metropolita Filarete, assume il nome di Chiesa Ucraina Ortodossa Patriarcato di Kiev.
Nel 1993 muore il Patriarca Mstyslav I di Kiev (Consacrato Vescovo dal Patriarcato Ecumenico di Constantinopoli ). In Ottobre, durante il Concilio Pan Ucraino viene eletto Patriarca Volodymir (Romanyuk). Costui è un personaggio dotato di forte carisma, confessore della fede, patriota della sua terra che per fedeltà al suo credo religioso e politico ha passato venti lunghi anni nei campi di concentramento in Siberia .
Nel 1994 il Patriarca Volodymir I ha riconosciuto il Santo Sinodo della Metropolia di Milano e Aquileia come Chiesa in comunione ma in Autonomia dandogli anche un TOMOS DI AUTONOMIA . Il Patriarca ha riconosciuto l’importanza e la necessità di una realtà Autonoma in occidente per poter creare una reale presenza ortodossa. Questo a differenza della sordità mostratasi nel corso degli anni da parte degli altri Patriarcati troppo spaventato dalla chiesa latina.
Metropolita Evloghios Hessler Padre del’ Ortodossia in Italia
L’importanza e il ruolo avuto nella nascita di una vera ortodossia Italiana, la avuto anche Mons. Evloghios che fra tanti altri italiani , russi e greci nel periodo storico degli anno ’70 hanno edificato le basi di quello che oggi e la Chiesa Ortodossa in Italia .
il 21 febbraio 1935 vede per la prima volta il sole a Dortmund (Germania ) nella Famiglia Hessler . La nostra Metropolia di Aquileia ,sacerdoti e fedeli si ricorderanno per sempre di quello che e stato per noi un padre, un pastore, uno dei pionieri dell’ortodossia qui nella terra di Sant’Ambrogio e l’Italia .
Nato in una famiglia mista cattolico da parete della mamma Elisabetta e dal papa protestante Hernich che avevano tre figli di qui il nostro Metropolita Evloghios,un fratello defunto in età giovane e una sorella Mariane deceduta nella primavera dell’anno scorso 2018 in Germania. Il giovane Klaus entra da giovane nel ordine monastico Benedettino e segue i studi Teologici a Roma ad Angelicum .. L’amore per la Chiesa ortodossa russa nasce quando il giovane monaco benedettino Klaus svolge il suo ministero a Lupnnan nel Libano, conoscendo da vicino Metropolita Antoniy Bloom del Patriarcato di Mosca , Esarca per Europa in quel tempo Poco dopo il suo ricevimento nella chiesa ortodossa, giovane monaco Klaus, riceve il nome Evloghios, nel 1970. Nello stesso anno, fu tonsurato lettore, e poi ordinò suddiacono, dal metropolita Anthony di Sourozh.
Nel 1971, Evloghios fu ordinato diacono, successivamente a Parigi dal Vescovo Vicario Pierre del Patriarcato di Mosca.
L’amicizia forte che ha legato con il Metropolita Antoniy Bloom lo fa decidere ad abbracciare l’Ortodossia che lo consacra Sacerdote nel 1972 a Montaner (Udine).
Come chierico della diocesi ortodossa russa di Sourozh, Evloghios rimane in Italia per organizzare la vita religiosa e pastorale delle parrocchie del Patriarcato di Mosca e fonda comunità a Milano, Bologna, Lugano, Bergamo, Genova, Pavia, Brescia e Modena, parrocchie tuttora appartenenti al Patriarcato di Mosca e Patriarcato Ecumenico.
Nel 1975 divenne Iegumeno.
Dopo la Sua ordinazione Sacerdotale nasce una profonda amicizia filiale con il nuovo esarca per l’Europa S.E. Metropolita Nicodim Rotov di Leningrad della vecchia Unione Sovietica.
Nel 1982 a Milano riceve dalle mani del Metropolita Nicodim la dignità di Archimadrita. E stato un grande dolore per il nostro Metropolita Evloghios a quel epoca Igumeno Evloghios quando nel 1977 Metropolita Nicodim suo padre spirituale muore a Roma in presenza di Papa Luciani per un infarto .
Non e stato facile il percorso di vita del nostro Metropolita passare da un cattolico -romano ad una conversione sincera alla Chiesa Ortodossa , sopratutto in un periodo difficile politico e religioso negli anni ’70.
L’inizi degli anni della Perestroica, anni ’80 , i cambiamenti politici nella Unione Sovietica e l’incomprensioni con l’esarca del Patriarcato di Mosca lo fanno avvicinare prima al Esarcato Ortodosso Russo del Patriarcato ecumenico a Parigi .
Il 9 settembre 1984 fu consacrato all’episcopato con il titolo di vescovo di Milano, da Gabriele (Rocha), vescovo di Lisbona e Giacomo, vescovo di Coimbra e Aveiro , che nel anno successivo vengono accettati come Vescovi nella Chiesa Ortodossa di Polonia dal Metropolita Vasily. Per il giovane NeoVescovo di Milano Evloghios inizia una lunga strada nella non facile vigna dell’ortodossia . Assieme al Vescovo Gregorio , Mons. Evloghios non vengono accettati nella Chiesa Polacca per il semplice motivo che a Roma era un Papa Polacco Giovanni Paolo II, motivo per quale Metropolita Vasiliy non poteva avere vescovi della Sua chiesa in Italia per non creare un incidente politico e religioso ( Evloghios era un cattolico convertito al ortodossia) .
Nel 1985, la Metropolia autonoma dell’Europa occidentale, alla quale apparteneva Evloghios, riceve dal Arcivescovo Auxentios di Atene della Chiesa Greca del Vecchio Calendario, l’Autonomia che nello stesso anno, Evloghios fu elevato al grado di arcivescovo.
Nel 1994 visita Kiev e la Chiesa Ortodossa Ucraina, L’esito dei colloqui è stato un accordo sull’unione del Santo Sinodo di Milano con l’UOC-KP, con uno status autonomo.
Il 20 marzo 1994, il Patriarca di Kiev Volodymyr (Romaniuk) emise un Tomos che proclamò l’atto con quale si stabilisce che la Metropolia Autonoma dell’Europa occidentale diventa parte del Patriarcato di Kiev. Il primo gerarca della Chiesa Autonoma di Aquileia ha ricevuto il titolo di Sua Beatitudine l’Arcivescovo di Milano, Metropolita di Aquileia l’Europa occidentale .
Dopo la mostre del Patriarca Volodymyr partecipa all l’elezione di Filaret (Denisenko) nel 1995 come patriarca di Kiev e di tutta la Russia-Ucraina.
Il cammino ortodosso di quasi 49 anni e tutta la Sua missione Ortodossa in Italia e stato sempre difficile per tanti ostacoli che ha dovuto subire , semplicità , povertà , ma molta dedizione e amore per l’ortodossia e la Chiesa.
Il suo cuore stanco ed affaticato si spegne ritornando nella casa del Padre nel Ospedale di Melegnano nel reparto di Rianimazione per colpa di una complicazione dovuta alla Polmonite bilaterale domenica 20 gennaio 2019 alle ore 20:49.
La grande fede, amore per Cristo ed il forte carattere ha fato di Sua Beatitudine Evloghios un esempio per tutti noi che oggi viviamo in un contesto di democrazia e sviluppi geopolitici dei giorni d’oggi.
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