Lettera Pastorale per la Festa del Santo Natale 2022

† AVONDIOS

PER LA MISERICORDIA DI DIO,

 METROPOLITA DELLA ARCIDIOCESI ORTODOSSA DI MILANO,

LUOGOTENENTE DEL TRONO METROPOLITANO DI AQUILEIA

Al amatissimo clero, all’ordine monastico e ai fedeli cristiani, benedizione, gioia e pace da Dio Padre e da nostro Signore Gesù Cristo.

lo lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele, spezza le tempie di Moab e il cranio dei figli di Set. Numeri 24:17

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

Rendiamo gloria a Dio perché nonostante la sfida e difficoltà che attraversa la nostra umanità: pandemia, difficoltà economica, la guerra che affligge il nostro popolo fratello ucraino, possiamo essere nuovamente partecipi nella Chiesa del grande mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, di nostro Signore Gesù Cristo, nella grotta di Bethleeme che divenne un rifugio sicuro oggi per chi soffre. Oggi assistiamo alla meravigliosa nascita del Verbo e del Figlio di Dio all’umanità intera.

Il Natale è, come vediamo, l’apparizione di Dio nel mondo e la manifestazione della sua luce increata in un Bambino nato in una mangiatoia per noi uomini e per la nostra salvezza. Nacque nella mangiatoia di Betlemme, non nei sfarzosi palazzi reali, la Sua nascita in terra divenne per chi crede e celebra la “festa delle feste” – l’evento cosmico più luminoso di tutte le solennità del mondo.

Questa Festa ha abbattuto le porte della morte e ha cambiato radicalmente il mondo, creando per l’uomo un luogo felice e sicuro nell’amore di Dio stesso. Essere umano come noi umani diventa realtà proprio nel momento in cui il Figlio del Padre è nato dalla Beata Vergine Maria, è stato avvolto nel lenzuolo ed è stato deposto in una povera mangiatoia, un anticipo di sacrificio d’amore per l ‘umanità intera che la rivediamo deposto nella tomba e avvolto nella sindone bianca. Ecco il senso profondo del natale, Cristo divine uomo per dare al l’uomo la possibilità di diventare figlio di Dio, sacrificando se stesso per amore.

Carissimi Fratelli e sorelle ,

Le festività invernali sono diventate oramai parte integrale della nostra cultura, narrazione antichissima nei nostri canti, una superba celebrazione della purezza, un arricchimento culturale .

La Natività, un momento che ha mutato la storia dell’umanità segnando tendenze religiose, ma anche artistiche. Sì, perché quello della nascita di Cristo è sicuramente uno dei temi maggiormente raffigurati nella storia dell’arte; pittori e artisti di ogni genere si sono succeduti nei secoli rappresentando la Sacra Famiglia in suppellettili, pale, tele, opere di teatro, canzoni, ma soprattutto a inspirato lungo la storia culture e civiltà intere. La narrazione della Natività di cristo assume nei secoli storie di paesi e tradizioni folcloristiche in tutto il mondo.

 La nascita del Signore dalla Beata Vergine, la freschezza del nuovo anno 2023, le acque sante della Teofania, il volto angelico di San Giovanni Battista, i canti, l’albero di Natale, tutto serve a sfuggire per un momento alla sofferenza di questa società, almeno due settimane all’anno, possiamo essere più gentili nel cuore, più belli nei pensieri e più puri nell’anima.

Purtroppo ci sono abbastanza cristiani tra noi che festeggiano un Natale senza Gesù, un’Epifania senza Epifania, un San Giovanni Battista senza Giovanni e, soprattutto, un capodanno in un capodanno perpetuo, interminabile, condito di vaporosi narcotici, vapori etilici osceni e lascivi, trascinando l’anima nel abisso del peccato. Nulla di allarmante, se un comportamento non si configurasse come uno stile di vita per molti dei giovani di oggi, senza alcuna legittima difesa in un ambiente sempre più aggressivo e soprattutto insicuro e pericoloso.

Con il Natale tutti i cristiani sono chiamati ad celebrare la nascita del Figlio di Dio, Gesù Cristo, che si fece uomo. L’Incarnazione del Verbo di Dio segna l’inizio degli “ultimi tempi”, cioè la redenzione dell’umanità da parte di Dio.

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo ,

Per noi oggi il tempo del Natale deve ritornare alla sua autenticità e non dimenticare il vero senso del natale. Oltre che essere immersi nella frenesia del regalo, nel consumo eccesivo, nel ignorare completamente la povertà di altrui, dobbiamo ritrovare il rispetto alla solitudine delle persone che nella povertà totale vivono la speranza di un domani più sereno. Ma il Natale, per il cristiano, non è solo il ricordo di un evento, di un momento statico, un giorno di regalo. Significa rivivere quell’Evento, così mistico e fino in fondo alla nostra razionalità umana, quello della nascita di un Bambino Figlio del Padre che decide di farsi uomo per amore.

 Rimaniamo quasi sterrefatti di quanto amore può generare la gratta di Betleeme e quanto diventa importante non dimenticare mai gli ultimi fra gli ultimi in una notte buia di dicembre quando tutto diventa più profondo e mistico Dio che diventa uomo, finché noi uomini non perdiamo mai  la nostra umanità , ma diamo un senso profondo di ciò che e il vero Natale .

Auguro a  tutti voi, cari fratelli e sorelle , feste luminose, amore e bontà nel compiere le belle azioni. E soprattutto, non dimentichiamo in questo Natale chi soffre ed vive la festività nel buio e nella paura.

Il mio augurio di Buon Natale giunga il cuore afflitto del popolo Ucraino che oggi invece del albero di natale vedono le luci dei razzi e bombe, invece dei regali ricevono lacrime e sofferenza, il mio ed il nostro pensiero e per la pace e armonia per un popolo che a diritto di essere se stesso.

Buon Natale a tutti voi, e un felice anno nuovo.

Per la volontà di Dio ,          

† Avondios

 

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