Vangelo secondo Matteo
“In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
Nella tradizione ortodossa oggi tutta la chiesa celebra il battesimo di nostro Signore nel Giordano . La Teofania è contraddistinta, tuttavia, da una cerimonia speciale, non celebrata a Natale: la Grande Benedizione delle Acque. Ciò avviene due volte, il 5 gennaio /18 gennaio alla vigilia della Festa con la Liturgia di San Basilio il grande unita con il vespro , e il 6 gennaio/19 gennaio dopo la Liturgia. La prima benedizione è compiuta in chiesa; la seconda, se possibile, all’aria aperta sulle rive di un fiume in tutte le parti del mondo , di una sorgente o del mare.
Teofania significa manifestazione, apparizione o rivelazione della divinità. Deriva dal greco θεοφάνεια (theopháneia), una parola che è composta da θεός (theós), che significa Dio, e appaiono φαίνω (phainō). Il nome della festa Teofania allude alla manifestazione della Santissima Trinità al battesimo di Gesù, quando lo Spirito Santo scende nella forma di una colomba e si sente la voce del Padre che annuncia Cristo come suo figlio molto amato, come appare narrato in il Nuovo Testamento .
PREGHIERA di Sofronio di Gerusalemme
Trinità sovrasostanziale, buonissima, divinissima, onnipotente, onniveggente, invisibile, incomprensibile, creatrice delle sostanze spirituali e delle nature razionali, innata bontà, luce inaccessibile che illumini ogni uomo che viene nel mondo, illumina anche me, indegno tuo servo; illuminami gli occhi della mente affinché possa anch’io inneggiare l’incommensurabile tua opera e potenza. Ti sia bene accetta la mia supplica per il popolo qui presente, e fa’ che le mie colpe non impediscano che scenda qui il tuo santo Spirito, ma concedimi di invocarti senza condanna e dire anche ora, tutto buono: ii glorifichiamo, Signore amico degli uomini, onnipotente, eterno Re. Glorifichiamo te, autore e creatore di ogni cosa. Ti glorifichiamo, Figlio di Dio unigenito, senza padre da parte della Madre e senza madre da parte del Padre. Nella festa precedente infatti ti abbiamo visto bambino, in questa invece ti vediamo perfetto, essendoti da perfetto manifestato Dio nostro perfetto.
Oggi infatti è giunto il tempo della festa, e il coro dei santi si riunisce a noi e gli angeli fanno festa insieme agli uomini. Oggi la grazia del santo Spirito, in forma di colomba, è discesa sopra le acque. Oggi è spuntato il sole che mai tramonta, e il mondo risplende alla luce del Signore. Oggi la luna con i suoi lucenti raggi brilla assieme al mondo. Oggi le luminose stelle con la chiarezza della loro luce rendono bello l’universo. Oggi le nuvole dall’alto dei cieli fanno piovere all’umanità la rugiada della giustizia. Oggi l’Increato per sua volontà è toccato dalle mani della sua creatura. Oggi il profeta e precursore si avvicina al Signore, ma si arresta tremante, vedendo la condiscendenza di Dio verso di noi. Oggi le rive del Giordano sono tramutate in farmaco per la presenza del Signore. Oggi tutto il creato è irrigato da mistiche correnti. Oggi le colpe degli uomini sono cancellate con le acque del Giordano. Oggi si apre agli uomini il Paradiso e il Sole della giustizia ci inonda di splendore. Oggi, con la venuta del Signore, è trasformata in dolcezza per il popolo l’acqua che era amara sotto la guida di Mosè. Oggi siamo liberati dal vecchio lutto, e siamo salvati come nuovo Israele. Oggi siamo riscattati dalla tenebra e samo resi sfavillanti dalla luce della divina conoscenza. Oggi la caligine del mondo è messa in fuga dalla manifestazione del nostro Dio. Oggi risplende tutta la creazione. Oggi l’errore è dissipato e la venuta del Signore ci prepara la via della salvezza. Oggi le creature celesti fanno festa con le terrene e le terrene ragionano con le celesti. Oggi esulta la sacra e sublime assemblea degli ortodossi. Oggi il Signore si accosta al battesimo per sollevare in alto l’umanità. Oggi Colui che non si è piegato si inchina al proprio servo per liberarci dalla schiavitù. Oggi abbiamo acquistato il regno dei cieli, e il regno del Signore non avrà fine. Oggi la terra e il mare prendono parte alla gioia del mondo e il mondo è ripieno di allegrezza.
Ti videro le acque, o Dio, ti videro le acque ed ebbero paura. Il Giordano si volse indietro, vedendo il fuoco della Divinità che discendeva corporalmente ed entrava in esso. Il Giordano si volse indietro vedendo il santo Spirito disceso in forma di colomba che ti aleggiava attorno. Il Giordano si volse indietro vedendo l’invisibile fatto visibile, il creatore incarnato, il padrone in forma di servo. Il Giordano si volse indietro e i monti trepidarono guardando Dio nella carne; e le nubi emisero una voce, ammirando colui che veniva, luce da luce, Dio vero da Dio vero. Contempliamo oggi la solennità del Signore nel Giordano: Egli infatti vi sommerge la morte della trasgressione, il pungolo dell’errore, il collegamento con l’inferno, e dà al mondo il battesimo di salvezza. Per cui anch’io, peccatore e indegno servo, narrando le grandezze dei tuoi prodigi, preso da timore, con compunzione a te esclamo:
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