LETTERA PASTORALE NELLA GLORIOSA E LUMINOSA SOLENNITÀ DELLA RESURREZIONE DEL SIGNORE DELL’ANNO DELLA REDENZIONE 2021

† AVONDIOS 

PER LA GRAZIA DI DIO 

VESCOVO E LUGOTENENTE DEL TRONO METROPOLITANO DI AQUILEIA 

“Giorno della Resurrezione, illuminiamoci, popoli,

Pasqua del Signore, Pasqua!”

All’amatissimo clero, all’ordine monastico e ai fedeli cristiani ortodossi, benedizione, gioia e pace da Dio Padre e dal nostro Signore Gesù Cristo, 

CRISTO E’ RISORTO!

Amati fratelli e sorelle nel Signore,

Il miracolo della risurrezione del Signore dai morti, il terzo giorno dopo che il Suo corpo fu deposto nella tomba, cambiò completamente la direzione delle nostre vite, ci ha donato il dono della filiazione il Regno dei cieli. Fino alla risurrezione, tutte le persone erano “nelle tenebre e nell’ombra della morte” (Isaia 9: 1), senza la prospettiva di una continuità di vita oltre la tomba.

“Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via; e l’Eterno ha fatto cader su lui l’iniquità di noi tutti” (Isaia 53: 6).

La sua risurrezione con il corpo nella tomba è l’uccisione della morte e l’inizio di un’altra vita eterna. Cristo il Signore risorge con il corpo come “il vero Dio del vero Dio”. Il suo corpo, posto nella tomba, come il nostro corpo, diverso da quello di tutti noi, in quanto è senza peccato, e quindi la morte non può consumarlo e distruggerlo, in quanto la morte non è padrona di esso. 

Di fronte a questo miracolo, la morte è sconfitta e la vita continua la sua esistenza nell’eternità! “Dov’è la tua vittoria, morte? Dov’è, o morte, la tua audacia?” (I Corinzi 15:55). “Cristo è risorto e la vita è posseduta. Cristo è risorto e nessuno è morto.

La potenza della risurrezione di Cristo è il modo in cui l’uomo moderno, e l’uomo in generale può risponde a tutte le sue ansie, a tutte le sue domande, a tutte le sue incapacità, in Cristo risorto c’è la risposta. Conoscendo Cristo, acquistando Cristo, diventando come Cristo, l’uomo diventa luce e di conseguenza figlio di Dio, di quel Dio che viene mostrato dal Figlio perché Lui e il Padre una cosa sono, il “mistero” della resurrezione diventa accessibile all’ uomo.

Lo stato di confusione del mondo attuale, l’inquietudine e l’agitazione dell’uomo contemporaneo è dovuto a un fatto: viviamo come se Dio non fosse sceso sulla terra per indicarci la via verso l’eternità. Dobbiamo riconoscere che la nostra vita quotidiana si svolge come se Cristo non fosse morto per noi, non fosse risorto per noi, non fosse disceso all’inferno per noi. Oggi l’uomo moderno si affida più che mai alle cose illusorie e si aggrappa con accanimento a una vita fatta di finzione e disperazione, perché manca totalmente l’equilibrio mentale e spirituale. Viviamo come se la risurrezione di Cristo non avesse alcun significato per noi, nessun impatto sulla nostra vita quotidiana. 

Amati fratelli e sorelle,

Dominate dalla gioia della risurrezione, coloro che hanno ricevuto la parola del Vangelo hanno vissuto e testimoniato a costo della propria vita la verità di questo fatto divino davanti ai pagani che li hanno indotti in molti modi a rinunciare alla fede cristiana. Il sangue dei martiri è il seme dei cristiani. Pertanto la Chiesa ha ordinato che una particella delle reliquie di un santo martire fosse collocata ai piedi della Sacra Mensa nell’Altare Santo della chiesa. La Chiesa, il corpo segreto di Cristo, è fondata sulla convinzione che Gesù Cristo è il Figlio del Dio vivente, come testimoniò il Santo Apostolo Pietro, nel nome degli Apostoli, davanti al Salvatore (Matteo 16:16). Pertanto, come il Salvatore ci ha affidato, le porte dell’inferno non vinceranno la Chiesa del Figlio di Dio. 

Alla sua fondazione, la Chiesa della giustizia cristiana ha la fede, il sacrificio e il sangue dei martiri.

La gioia della Risurrezione è arrivata attraverso la Croce, come sentiamo nel canto della nostra Chiesa al servizio della Risurrezione nella festa di Pasqua e nella domenica: la Croce, cioè la Passione, la Crocifissione e la Morte del Salvatore sulla croce. Quindi prima della Risurrezione, c’era la Croce, la Passione, e dopo la Passione e la Croce, dopo il dolore, viene la Risurrezione, la gioia della Risurrezione.

Amatissimi fratelli, 

Nonostante le grandi difficoltà d’oggi che l’umanità attraversa in questo periodo di emergenza e la grande sofferenza che affligge il mondo, la gioia dell’incontro di ogni uno di noi nella resurrezione diventa stimolo di una rinascita in Cristo. Mentre il mondo si aggrappa alla speranza illusoria a volte, determinati nella ricerca di una vita facile, noi dobbiamo stare aggrappati all’unica certezza di vita eterna, Cristo risorto! 

Il nostro pensiero, la nostra preghiera debba essere rivolta a Dio per coloro che ci hanno preceduti a causa di questa pandemia e dobbiamo essere fiduciosi in Cristo ma anche coscienti dei pericoli che ci affliggono.

Con questa fede e speranza incrollabile oggi siamo obbligati, dinanzi a Dio, di sforzarci incessantemente nel mantenere la giusta fede, di vivere nello spirito dell’amore cristiano aiutando il prossimo e a sollevare i disperati in modo che, anche coloro che sono smarriti, increduli e tormentati, si meraviglino di trovare riparo e ristoro in Cristo risorto dai morti, il Messia, il Figlio di Dio Vivente.

Aiutiamo i fratelli bisognosi del nostro Salvatore Gesù Cristo che sono nel bisogno, nella povertà, nella disperazione e dolore, aiutiamoli con tutta generosità sapendo che “Dio ama volentieri il donatore” (II Corinzi 9: 7).

Chiedo a Dio di darvi salute, pace, serenità, gioia e salvezza nella festa della Santa Pasqua.

Cristo è risorto!

Χριστός ἀνέστη

Христос Воскресе

Avondios 

   Vescovo

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