
Presentiamo il brano del Vangelo dell’apostolo Matteo in cui il Signore ammonisce i sadducei e negazionisti della risurrezione.
Il testo dell’evangelista Matteo:
23In quello stesso giorno vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogarono:
24«Maestro, Mosè disse: Se uno muore senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e darà una discendenza al proprio fratello.
25Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello.
26Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo.
27Alla fine, dopo tutti, morì la donna.
28Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette lei sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta in moglie».
29E Gesù rispose loro: «Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture e neppure la potenza di Dio.
30Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo.
31Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio:
32Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!».
33La folla, udendo ciò, era stupita dal suo insegnamento.
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