La Metropolia di Milano e Aquileia ha festeggiato la sera del 6 ottobre (24 sett.) la festa della protomartire Tecla di Iconio e vergine (I secolo), insigne figura della Chiesa primitiva, discepola di san Paolo e diaconessa, la cui attività interessò la città di Milano e i suoi sobborghi nel primo secolo dell’era cristiana.
In particolare, il lieto evento è stato anche occasione per la tonsura al rassoforato del servo di Dio David (Regano) che ha preso il nome di Cristoforo, compiendo così i primi passi nella comunità monastica del monastero urbano di Milano, intitolato a san Giovanni Maximovic, ma che conserva anche le reliquie della santa di Iconio. Al Grande Vespro, presieduto dall’Arcivescovo Avondios, ha partecipato il popolo ortodosso dell’urbe, accorso a venerare la santa martire.
Per l’occasione, l’Arcivescovo Avondios ha esposto alla pubblica venerazione un frammento della mano di santa Tecla, custodita in cattedrale, e ha tenuto un sermone sulla vita monastica.









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