MESSAGGIO NATALIZIO DI SUA BEATITUDINE EVLOGHIOS

            Cari fratelli e sorelle in Cristo,

Nel disordine e fra le guerre che purtroppo continuano ancora sul nostro pianeta, nasce di nuovo per noi tutti il Cristo, la nostra pace.

Solamente in questa notte viene proclamata la sua pace, e come diceva Severiano Gabalensis, tutto ciò che è sulla terra e nei cieli canta la pace.

Anche noi cantiamo la pace e crediamo che non c’è niente di meglio  di più bello che la pace che abolisce ogni forma di guerra. 

Ciononostante, nella nostra vita, nei rapporti fra uomini e popoli, la discordia, la guerra, la violenza, il terrorismo, l’abuso del potere e la violazione dei diritti dell’uomo regnano ancora; perché questo triste fatto di un anno passato in tribolazioni e minacce continue ?

Perché noi cerchiamo la pace lontana da Dio come sottolinea il grande vescovo di Costantinopoli, san Giovanni Crisostomo: la vera pace viene solamente da Dio.

Noi purtroppo cerchiamo la pace secondo il mondo, basata su calcoli di interesse come l’assenza più o meno provvisoria di guerre, mentre la vera pace e costruita sulla pietra dura, sulla rocca, si basa sulla conversione dei cuori, la pace interiore.

La pace di Cristo non è solamente capace di convincere a fare la pace con gli altri, ma anche con noi stessi affinché la carne, come disse un padre dalla Chiesa, non si rivolti contro l’anima.

Se ci sono ancora disordine e guerre nel nostro mondo, questa triste realtà È dovuta al fatto che cerchiamo la pace indipendentemente dai suoi veri presupposti: amore, libertà, verità  e giustizia.

Questi valori sono indispensabili. La vera pace non esiste che lì dove tali virtù sono veramente realizzate. Noi uomini cerchiamo spesso ad imporre la pace, la giustizia e la libertà, ma non in armonia con questi sacrosanti principi ma secondo una nostra concezione materialista del mondo e con lo scopo della dominazione!

Cari fratelli e sorelle in Cristo, nella maniera in qui la nostra salvezza stessa esige la collaborazione – la sinergia – di Dio e dell’uomo, nello stesso modo dobbiamo anche noi amare e cercare la pace affinché il Signore, che la sacra scrittura chiama il principe della pace, la dia veramente.

Come il Signore, al momento della sua venuta nella notte santa di Betlemme ha annunciato la pace attraverso gli angeli a noi che eravamo lontani e a coloro che erano vicini, così nella stessa maniera, al momento della sua partenza dal mondo ci ha lasciato la sua pace che, come scrisse San Giovanni il Teologo, sorpassa ogni intelligenza.

La Chiesa ortodossa non si stance mai, fedele a questa predicazione, di proclamare e promuovere il bene della pace interiore ed esteriore.

In ogni liturgia noi ripetiamo continuamente: in pace preghiamo il Signore. Per la pace del mondo intero, per la stabilità della Chiesa, preghiamo……

È significativo che uno dei temi del futuro concilio per l’ortodossia È proprio il contributo delle chiese locali ortodosse per la realizzazione degli ideali cristiani di pace, libertà, fratellanza ed amore fra gli uomini. È in quest’ordine di idee che oggi, in questa santa notte, la Chiesa di Cristo, cercando, come disse San Paolo, ciò che conviene al pace e vivendo in pace con tutti gli uomini, si rivolge di nuovo a tutti gli esseri umani, a tutti gli uomini di buona volontà affinché il Dio DELLA PACE regni finalmente nei nostri cuori dandoci una pace, come EGLI stesso disse, che il mondo non può dare. Che questa pace di Cristo sia con voi tutti.

La pace che viene dall’alto, da Dio!

   † EVLOGHIOS                 

Arcivescovo di Milano e Lombardia

Metropolita di Aquileia

Mediolanum,

Natale di Cristo 2016

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