LA DOMENICA DELL’ORTODOSSIA

 

Nel ciclo della Quaresima, dopo la Domenica dei Latticini, la quale chiude il periodo propedeutico al cammino di pentimento, la prima domenica di Quaresima è dedicata alla Vittoria dell’Iconodulìa sull’Iconoclastia.

In primo luogo, possiamo dire che lamemoria collettiva salva l’integrità della Fede. I fedeli vengono informati e formati su quali sono gli errori teologici che non devono seguire. Inoltre, l’anatema è una azione della Chiesa che la stessa fa per salvarsi dai corpi estranei che la infettano, come ci ricorda il Signore: se il tuo occhio ti è di scandalo, taglialo… la Chiesa si difende, allontanando da sé coloro che potrebbero arrecarle danno, tramite un anatema: l’eretico viene semplicemente “messo fuori” dalla comunità, come esorta sempre il Cristo:

Se tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d’ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d’ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. [Matteo 18:15-17]

domenica dell'ortodossia1Il brano strettamente liturgico di questa domenica è invece il dialogo con Natanaele:

Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo». [Giovanni 1:43-51]

C’è una testimonianza meravigliosa di fede e anche una attestazione dei poteri divini di Cristo, doni che sono elargiti dallo Spirito Santo anche ai santi, a coloro che, sforzandosi, sono diventati modelli di virtù e hanno ottenuto la grazia di poter emulare in tutto il Maestro.

In questo giorno si innesta anche la tradizione di comprare o regalare icone a qualcuno, come segno tangibile della appartenenza alla Chiesa. Dopo la liturgia, si svolge una processione con le icone intorno alla chiesa, per ricordare il grande Concilio del 787 che ha stabilito la loro venerazione. Le icone sono come finestre verso il Paradiso, per citare padre Pavel Florenskij, capaci di farci incontrare col Prototipo e con tutti i santi.

Per la Domenica dell’Ortodossia, ecco la chiamata che Cristo Dio rivolge a tutti noi:vieni e vedi.

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